I bimbi si incontrano tutti i Sabati alle ore 15,00 nell' Oratorio Parrocchiale 

Se chiedessimo in giro "Che cos'è l'oratorio?", la maggior parte delle persone risponderebbe "Il posto dove vanno a giocare i bambini ed i ragazzi".
Sbagliato!
L'oratorio è anche questo, ma una simile risposta è decisamente riduttiva.
Proviamo a darne alcune definizioni...
L'oratorio è un'ancora, un appiglio a quella fonte di felicità che è la fede.
L'oratorio è un treno, che passa proprio per tutti, nessuno escluso! A te è data la libertà di scelta: se non sali, non puoi sapere come sarà la destinazione!
L'oratorio è "venirsi incontro a vicenda", "amarsi", "rispettarsi": anche se magari è faticoso, so che ne vale la pena, per cui ti cerco, mi interesso a te, mi muovo verso di te.
L'oratorio è una bussola che ti aiuta a trovare la tua strada.
L'oratorio ti aiuta ad essere la luce della tua vita, a casa, a scuola, con gli amici...
L'oratorio è una mano tesa pronta a rialzarti quando cadi.
L'oratorio è un puzzle, in cui bisogna incastrare anche le differenze, senza cercare di eliminarle.
L'oratorio è una scuola di vita: puoi confrontarti con gli altri, metterti in gioco, far vedere che anche tu - anche se non lo sai - vali.
L'oratorio è umiltà, accettare noi stessi e capire che tutti siamo chiamati a qualcosa di grande.
L'oratorio è coerenza, in particolare con l'insegnamento cristiano.
L'oratorio è accoglienza: nessuno deve sentirsi escluso e, dall'altra parte, nessuno ha il diritto di giudicare gli altri. 
L'oratorio è maturità; maturità è rispetto: delle persone, dei locali, del materiale, degli orari, di Dio. 
L'oratorio è servizio: servizio per quei bambini piccoli e teneri, ma anche per quelli più "vivaci" e tutt'altro che silenziosi; servizio per i ragazzi sempre presenti, ma anche per quelli che non vengono perché hanno altri "interessi". Servizio, non "schiavitù".
L'oratorio è difficoltà. Sì perché è difficile mettere in pratica tutto quello che è scritto qui (e l'elenco non è nemmeno completo). Tremendamente difficile perché i risultati sperati non sempre arrivano, anzi: molte volte ci troviamo davanti a delusioni e "fallimenti", che però ci fanno ripartire più carichi che mai... Perché ciò che ti dà l'oratorio è tremendamente bello che non lo cambieresti per nulla al mondo.
L'oratorio è crescita, quella  giusta, quella sana.
L'oratorio è ascolto e comprensione. 
L'oratorio è incontro: come puoi sostituire l'adrenalina di un incontro, di uno sguardo, di un abbraccio, con lo stare davanti al computer o al cellulare???
L'oratorio è gioco di squadra: da soli non andiamo da nessuna parte! 
L'oratorio è sorriso: quello degli animatori, dei tuoi amici o dei bambini. Madre Teresa diceva che Un sorriso non costa nulla e rende molto. Arricchisce chi lo riceve, senza impoverire chi lo dona. Non dura che un istante, ma il suo ricordo a volte è eterno. Nessuno è così ricco da poterne fare a meno. Nessuno è così povero da non poterlo donare. Crea felicità in casa, sostegno negli affari, è un segno sensibile dell'amicizia profonda. Un sorriso dà riposo alla stanchezza. Nello scoraggiamento rinnova il coraggio. Nella tristezza è consolazione. D'ogni pena è naturalmente rimedio. E' un bene che non si può comprare, prestare o rubare, poiché esso ha valore solo nell'istante in cui si dona. E poi se incontrerete chi non vi dona l'atteso sorriso, siate generosi e donategli il vostro: perché nessuno ha tanto bisogno di un sorriso come chi non sa regalarlo agli altri.
L'oratorio è amore: vedere bambini che pur non conoscendosi si abbracciano perché hanno vinto un gioco, ragazzi che si scambiano un gesto di pace dopo una discussione, animatori che spendono tutte le energie per bambini che magari non hanno mai visto. Evidentemente c'è un "motore" che fa sì che tutto ciò avvenga.
L'oratorio è costituito solo da campetti e sale. Eppure contiene tutto questo, e molto di più. 
"L'oratorio nasce dalla Comunità Parrocchiale come strumento e metodo per la formazione umana e cristiana delle giovani generazioni"."L'oratorio non è solo un luogo, ma è comunione di persone, esperienze, abilità, età. Si intessono relazioni, si sperimentano iniziative, tradizioni e innovazioni".